La centrale vinoelettrica di Santa Fiora
Gianluca Savini / Paolo Pericci (a sua insaputa)

A buon punto i lavori della Centrale Vinoelettrica

Mentre l'Amiata si interroga sulle conseguenze del cambiamento climatico, che priva la vetta della neve necessaria per i versi invernali e che costringerà a riformulare l'utilizzo della montagna per gli anni futuri, magari cominciando a sfruttarla per coltivazioni tipiche, tipo mirtilli, o forse anche banane, ecco che a Santa Fiora, da sempre lungimirante, si porta avanti il discorso sulle energie alternative.

Sono infatti a buon punto i lavori per l'ultimazione della prima Centrale Vinoelettrica del paese (forse del mondo, dovrei controllare).

Tutti i cittadini infatti hanno modo di vedere i lavori svolgersi sulla vecchia torre delle prigioni, che diventa l'infrastruttura cardine di questa nuova tecnologia per l'energie alternative e rinnovabili.

Questo innovativo metodo infatti sfrutta al massimo le caratteristiche del territorio per generare energia alternativa.

Il principio è simile a quello delle centrali idroelettriche, solo che in questo caso si sfrutta un altro tipo di materia prima largamente disponibile a Santa Fiora: il vino.

La cima della torre ristrutturata ospita infatti un largo bacino pieno di vino, che costituisce la riserva d'energia potenziale. La rapida caduta del vino verso i bocchettoni dentro i bar, per essere servito agli assidui consumatori muove freneticamente delle apposite turbine, che grazie agli alternatori generano grosse quantità di corrente elettrica, in maniera quasi costante.

Per di più d'estate le produzione aumenta quasi esponenzialmente grazie alla apposita cisterna del prosecco rendendo, a forza di spritz, il paese in grado di alimentare i condizionatori senza problemi.

Non vediamo l'ora che la centrale entri in produzione. Sarà un passo avanti storico per il nostro comune e servirà come progetto pilota per trasferire questo tipo di centrali anche in Veneto, rendendo così energeticamente autosufficiente l'Italia.

La centrale vinoelettrica di Santa Fiora - Energie Alternative Amiata

Dubbi permangono invece sulla consegna della ex-piscina delle Bagnore, che si crede verrà convertita in magazzino del Consorzio o parcheggio coperto.

Il solito "bene informato" invece mi ha detto che la ex-piscina diventerà il bacino di scorta della centrale, ad essa collegato con un'agile tubazione. Pare che sarà possibile per i soliti introdotti di nuotare, dietro sostanzioso obolo, nel vino, un vecchio sport paesano ormai caduto in disuso.